24h Daytona: vincono ancora la Wayne Taylor Racing e la BMW!

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    Ryan Briscoe, Renger van der Zande, Scott Dixon e Kamui Kobayashi hanno regalato alla Wayne Taylor Racing la terza vittoria in quattro anni alla 24 Ore di Daytona, mentre in GTLM è arrivato il secondo successo consecutivo della BMW.

    Kobayashi si è presentato sulla linea del traguardo al volante della Cadillac DPi-V.R #10 con un margine di circa 65 secondi nei confronti della Mazda #77, quella affidata ad Oliver Jarvis, Tristan Nunez ed Olivier Pla che aveva preso il via dalla pole position.

    Un trionfo che mantiene intanto il record del 100% di vittorie della Cadillac nella gara di apertura dell'IMSA, da quando il marchio ha fatto la sua apprizione sulla scena. Inoltre, gli 833 giri completati dai primi tre equipaggi rappresentano un record, reso possibile anche dalla pochissime Caution intervenute nell'arco delle 24 ore di gara.

    Nelle ultime due ore è stato tutto relativamente facile per Kobayashi, che ha viva incrementato il proprio margine nei confronti della Mazda #77, che a sua volta ha chiuso con un 20" di margine sull'altra Cadillac della JDC Miller Motorsports, che ha completato il podio con Sebastien Bourdais, Joao Barbosa e Loic Duval.

    Ai piedi del podio troviamo invece l'Acura #6 della Penske, quella dell'equipaggio composto da Dane Cameron, Juan Pablo Montoya e Simon Pagenaud, che però ha chiuso con un ritardo di quattro giri, dopo aver accusato vari problemi.

    A completare la top 5 c'è invece la seconda vettura della JDC Miller con Matheus Leist, Tristan Vautier, Chris Miller e Juan Piedrahita, davanti alla seconda Mazda, che ha accusato una perdita di potenza nelle ultime tre ore.

    In LMP2 il successo è andato alla DragonSpeed: l'Oreca di Ben Hanley, Henrik Hedman, Colin Braun ed Harrison Newey ha avuto la meglio su quella della PR1 Mathiasen portata in pista da Gabriel Aubry, Ben Keating, Simon Trummer e Nick Boulle con un giro di margine. Sul podio di classe, ma oggi giri più indietro, c'è la Era Motorsport.

    E' stata decisamente thrilling invece la battaglia in classe GT Le Mans, con Jesse Khron che è riuscito a portare al traguardo davanti a tutti la BMW M8 GTE della Rahal Letterman Lanigan che ha condiviso con John Edwards, Augusto Farfus e Chaz Mostert, nonostante abbia stallato al penultimo pit stop.

    Il finlandese ha dovuto superare entrambe le Porsche 911 RSR nel corso delle ultime due ore di gara, ma alla fine le ha precedute di 14 secondi. Alle sue spalle è stato infatti frenetico il duello tra le due vetture della casa tedesca, che alla fine ha premiato la #912 di Earl Bamber, Laurens Vanthoor e Mathieu Jaminet, seconda davanti alla #911 di Nick Tandy, Fred Makowiecki e Matt Campbell.

    La nuova Corvette C8.R ha fatto il suo esordio con il quarto posto ottenuto da Antonio Garcia, Jordan Taylor e Nicky Catsburg, che però hanno chiuso ad oltre un minuto dalle Porsche. E' andata peggio alla Ferrari della Risi Competizione, che si è ritirata a poco più di un'ora dalla fine a causa di un calo di potenza, lasciando il quinto posto all'altra BMW, nonostante fosse 13 giri indietro.

    Festa per la Lamborghini, infine, in classe GT Daytona, visto che davanti a tutti ci sono due Huracan. La vittoria è andata a quella della Paul Miller Racing con Bryan Sellers, Corey Lewis, Madison Snow ed Andrea Caldarelli, che ha avuto la meglio su quella della GRT Magnus portata in pista da Andy Lally, Spencer Pumpelly, Marco Mapelli e John Potter.

    Sul gradino più basso del podio è salita l'Audi R8 della WRT con Marco Bortolotti, Rolf Ineichen, Daniel Morad e Dries Vanthoor, che sono riusciti ad avere la meglio sulle due Porsche della Wright Motorsports e della Black Swan Racing.

    Motorsport.com
     
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