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Vivendi ha presentato i dati del primo semestre del 2016 e ha colto l'occasione per rispondere alle accuse mosse da Mediaset e Fininvest. La replica ufficiale è molto dura:
CITAZIONE Mediaset e Fininvest hanno lanciato attacchi mediatici dannosi per gli interessi e l'immagine di Vivendi quando c'erano ancora contatti in corso. Le cifre fornite prima della firma non sono realiste e posano su una base aumentata artificialmente. Viene inoltre affrontata la problematica inerente l'autorizzazione da parte dell'antitrust:
CITAZIONE Per quanto Vivendi abbia terminato la procedura di prenotifica dell'operazione Premium presso la Commissione UE, questa non accetterebbe di occuparsi formalmente del dossier fintanto che le parti discutono i loro punti di divergenza e in ogni caso il via libera della Commissione potrebbe non essere ottenuto prima del 30 settembre, data alla quale l'accordo decadrebbe. L'ultima nota riguarda la causa avviata da parte di Mediaset:
CITAZIONE Secondo i documenti esaminati in modo informale a questo punto sulla causa di Mediaset, la prima udienza della procedura non si terrà prima del 27 febbraio 2017. L'obiettivo di Vivendi non è però mutato in alcun modo. Il colosso francese intende ancora creare un gruppo di produzione e distribuzione dei contenuti radicato nell'Europa latina. In questo progetto l'Italia gioca ancora un ruolo importante, nonostante i dissidi con Mediaset. Sul punto si è espresso anche l'amministratore delegato Arnaud de Puyfontaine:
CITAZIONE Faremo in modo che sia presa una buona decisione. L'importante in una partnership è che le parti concordino sui dettagli dell'accordo. Vivendi è un'azienda che dice quello che fa e fa quello che dice. Ovviamente non poteva mancare la contro-replica di Mediaset e Fininvest. Il gruppo di Cologno Monzese sostiene che quanto dichiarato da Vivendi non ha fondamento giuridico e commerciale:
CITAZIONE l contratto concluso l'8 aprile non è un preliminare ma un testo definitivo e irrevocabile. I dati consegnati da Mediaset a Vivendi oltre un mese prima della firma sono veri, realistici e inconfutabili. La procedura antitrust è stata gestita da Vivendi senza condividere con Mediaset le Informazioni fornite alla Commissione. Il termine del 30 settembre è prorogabile nei casi espressamente previsti dal contratto. Il termine del 27 febbraio 2017 si riferisce ai termini minimi previsti dalla legge e Mediaset si riserva di adottare ogni mezzo previsto dal codice per accelerare la discussione e la decisione della vertenza. Fininvest ha sottolineato l'assoluta linearità e correttezza dei propri comportamenti e di quelli della controllata Mediaset. La tesi di Vivendi viene completamente respinta per le seguenti motivazioni:
CITAZIONE Perché assolutamente priva di fondamento la ricostruzione dei fatti diffusa oggi da Vivendi. Fininvest trova a dir poco stupefacente che la stessa Vivendi, il cui scorretto e inaccettabile comportamento è all'origine di quanto sta avvenendo, abbia l'ardire di indossare i panni del danneggiato. I toni non sembrano quindi destinati ad ammorbidirsi a breve. Tutti i principali analisti ritengono però che le trattative proseguiranno e che si cercherà un compromesso. La volontà comune è di trovare una soluzione in tempi stretti. Il quadro è comunque complesso e molti pezzi dovranno trovare una sistemazione che appare sicuramente complessa.
Fonte: HDblog.it
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