La Ducati Panigale V4 conquista l’Australia, Bautista vince anche Gara 2 e fa tris!

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    Tripletta dello spagnolo, che conquista anche Gara 2 a Phillip Island con un vantaggio di 12 secondi. Jonathan Rea sopravanza Leon Haslam nel finale ed è secondo, con il compagno di squadra in terza posizione. Recupera Chaz Davies, settimo alla bandiera a scacchi.


    A Phillip Island la Ducati Panigale V4 ed Alvaro Bautista non hanno rivali: dopo il trionfo in Gara 1 e la vittoria nella Sprint Race, dominano anche Gara 2. L’esordiente porta la nuova moto di Borgo Panigale sul gradino più alto del podio per la terza volta nel weekend, infliggendo un distacco importante sul primo inseguitore. Al traguardo Jonathan Rea è secondo ed incassa ben 12 secondi dallo spagnolo. Il Campione del mondo in carica sorpassa nel finale il compagno di squadra, che taglia il traguardo in terza posizione, replicando il podio della Superpole Race.

    Bautista domina dal semaforo alla bandiera a scacchi, senza mai farsi impensierire dagli avversari, impegnati a lottare tra loro. Impossibile per gli inseguitori ricucire il distacco progressivo ed importante che il pilota Ducati riesce a stabilire già dalle fasi iniziali. Il rookie, in sella alla Paingale V4, fa la differenza anche nella seconda manche, consolidando giro dopo giro la prima posizione. La vera lotta è dunque alle sue spalle: Leon Haslam agguanta la seconda posizione in partenza e riesce a tenere dietro il compagno di squadra. Jonathan Rea appare più cauto nei primi giri, nonostante resti sempre molto vicino al connazionale.

    Quando mancano meno di dieci giri al termine, il Campione del mondo in carica rompe gli indugi e sferra l’attacco su Haslam, che si difende mantenendo la posizione. Il duello favorisce il rientro di Marco Melandri, quarto e pronto ad approfittare della lotta fra i due compagni di squadra. Il ravennate però deve difendersi da un arrembante Michael van der Mark, che nel frattempo si è avvicinato ai tre che lo precedono e si candida per le posizioni del podio.

    Siamo nelle fasi finali di gara, Rea e Haslam continuano a scambiarsi le posizioni, mentre alle loro spalle si consuma la lotta tra compagni di marca. Van der Mark si butta all’interno e completa il sorpasso su Melandri, che risponde agli attacchi accendendo la bagarre in casa Yamaha. I due portacolori Kawasaki staccano l’olandese ed l’italiano, ma continuano a duellare senza sconti. È Rea ad iniziare l’ultimo giro in seconda posizione e riesce a prendere qualche metro di vantaggio sul compagno di squadra.

    Mentre Alvaro Bautista fa il vuoto e taglia il traguardo e vince la terza gara del weekend, Jonathan Rea passa sotto la bandiera a scacchi in seconda posizione, con Leon Haslam subito dietro, terzo. Dopo un gran duello, è Michael van der Mark ad avere la meglio e chiudere Gara 2 al quarto posto. Melandri non riesce a conservare la quinta posizione e viene sorpassato nel finale da Alex Lowes che, approfittando della bagarre, si era avvicinato per sferrare poi l’attacco che ha relegato il ravennate in sesta posizione.

    Risale la china Chaz Davies, che chiude l’ultima gara di questo primo appuntamento stagionale in settima posizione. Incassa 26 secondi dal compagno di squadra e dominatore di Gara 2, ma portala Panigale V4 in top 10. Il gallese si difende bene dagli attacchi di Sandro Cortese, che al traguardo deve accontentarsi dell’ottavo posto. Chiudono il gruppo dei primi dieci Eugene Laverty e Leon Camier, nono e decimo rispettivamente. Gara complicata per Michael Ruben Rinaldi, autore di un largo all’inizio che lo relega in ultima posizione, mentre per Alessandro Delbianco il primo weekend è da dimenticare: chiude Gara 2 nella ghiaia e, nonostante riesca a riprendere la pista, è costretto a rientrare ai box chiudendo in anticipo il suo weekend.

    La Superbike archivia il primo appuntamento della stagione 2019 ed è proiettata verso Buriram, in programma fra tre settimane. Sul tracciato thailandese è nuovamente attesa la Ducati Panigale V4, che cercherà conferme, mentre Rea vorrà riscattarsi e tornare a dominare.

    Fonte: it.Motorsport.com/
     
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