Monfils: “Berrettini non è un outsider. A Wimbledon mi aspettavo di più”

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    NEW YORK – Il tennista francese, n. 13, è un convinto estimatore di Matteo Berrettini. I due saranno protagonisti sull’Arthur Ashe, in palio c’è la semifinale

    Gael-Monfils-US-Open-2019-foto-via-Twitter-usopen



    Intorno alle 20 italiane Matteo Berrettini giocherà il suo primo quarto di finale Slam sull’Arthur Ashe Stadium di Flushing Meadows. Non parte di certo coi favori del pronostico contro Gael Monfils (t.d.s. 13) che nei turni precedenti ha sfoggiato una forma smagliante, ma a dirla tutta il romano è il primo tennista tra le teste di serie che il francese incontra. Matteo cerca la prima semifinale in un Major, risultato già raggiunto da ‘La Monf’ due volte: la prima a casa sua, al Roland Garros 2008, la seconda proprio a New York tre stagioni fa.

    Gael che cosa pensi di Matteo Berrettini, tuo avversario di quarti di finale?
    Penso che è un gran gran gran (proprio tre volte!, ndr) bel giocatore. E penso anche che sarà un gran match. Lui è n.25 del mondo, ha vinto due tornei quest’anno, ha battuto Richard Gasquet al primo turno che stava giocando molto bene. Non lo consideravano favorito con Rublev, ma ha vinto e lo ha fatto in tre set. È testa di serie, non un outsider, e gioca molto bene


    Dai Gael, però è un quarto abbordabile per uno come te. Visto anche come stai giocando no?
    (lui sorride e parlando nel suo modo, a bassa voce, sempre con l’aria un po’ sorniona del gattone) Ho l’impressione che quando tu non giochi contro Roger, Djokovic o Nadal, si dica sempre che hai Culo (in francese Gael, per la verità, ha pronunciato un’altra parola, più volgare ma di uso comune a casa loro “ch….e”; chi la conosce la sa e chi non la conosce… pazienza!). Ma – Monfils prosegue – bisognerebbe mettere da una parte i tre big. E penso che voi giornalisti sareste più …buoni, più rispettosi scrivendo che ci sono anche altri giocatori che giocano bene, non solo i Big 3. Matteo serve super bene, ha un super dritto e ha un tennis super aggressivo – e sottolinea quei tre super strabuzzando gli occhi. Non è tipo che accetti troppo i lunghi palleggi. Il solo match nel quale mi ha leggermente deluso è stato a Wimbledon contro Roger perché mi aspettavo un match molto più combattuto. Ma era la sua prima volta contro Roger e ha giocato molto peggio di quel che vale.

    Fonte: [size=]ubitennis.com/[/size]
     
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