Moto3: Arenas beffa McPhee a Losail, piovono penalità

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    Albert Arenas vince la prima gara della stagione a Losail davanti a John McPhee, secondo a pochi millesimi. Terzo posto per Ai Ogura, che conquista il podio grazie alla penalità inflitta a Jaume Masia. Molti i piloti penalizzati, tra cui Tony Arbolino.

    La Moto3 inaugura ufficialmente la stagione 2020 del mondiale e lo fa sulla pista di Losail con una gara combattuta dal semaforo alla bandiera a scacchi. La classe più leggera ci ha abituati a gruppi folti in lotta per il podio ed anche il Gran Premio del Qatar non è stato da meno. Ben nove piloti sono stati in lotta per le prime posizioni, ma ad avere la meglio al traguardo è Albert Arenas. Il pilota Aspar precede di soli 53 millesimi John McPhee, secondo.

    Nella grande bagarre è Ai Ogura ad agguantare l’ultimo gradino del podio. Il giapponese taglia il traguardo in quarta posizione, a 97 millesimi da Jaume Masia, inizialmente sul podio insieme ad Arenas e McPhee. Se appena sventolata la bandiera a scacchi era lo spagnolo ad essere accreditato del terzo posto, la Direzione Gara ha immediatamente deciso di penalizzarlo per aver ecceduto i limiti della pista. L’alfiere Leopard però non ci sta e chiede di fare un reclamo, affermando di essere stato spinto e di non essere andato oltre i limiti per sua volontà.

    Come di consueto, i tanti piloti in lotta per le posizioni di testa hanno reso imprevedibile la gara, che solo negli ultimi due giri ha visto Arenas e McPhee staccare di pochi decimi gli inseguitori per andarsi a giocare la vittoria. I primi dieci piloti sono racchiusi in nove decimi ed il risultato finale è stato un’incognita anche una volta sventolata la bandiera a scacchi. Non solo Masia è stato infatti punito, ma altri quattro piloti sono stati retrocessi per lo stesso motivo.

    Tony Arbolino, Raul Fernandez, Jeremy Alcoba e Gabriel Rodrigo sono i piloti andati oltre i limiti della pista all’ultimo giro. Cambia in questo modo l’ordine di arrivo, che sulla carta dice altro rispetto a quanto visto in pista. La classifica ora vede Jaume Masia in quarta posizione, seguito da Tatsuki Suzuki, settimo al traguardo ma passato in quinta posizione con le penalità dei rivali. Proprio il giapponese, partito dalla pole, aveva perso vantaggio durante la gara, restando nel folto gruppo senza poi riuscire a riemergere per riguadagnare la prima posizione.

    Alle spalle di Suzuki troviamo Gabriel Rodrigo, sesto dopo aver scontato la penalità. L’argentino precede Jeremy Alcoba, anche lui penalizzato e dunque settimo. Filip Salac alla sua prima gara con il team Snipers si è già mostrato competitivo nel gruppo dei primi ed è ottavo. Scala di una posizione Dennis Foggia, autore di una grande rimonta e presente nella lotta. È il primo degli italiani ed è accreditato dell’ottava posizione. Chiude la top 10 Raul Fernandez, decimo dopo essere stato uno dei favoriti per la vittoria, ma poi tra i penalizzati per aver ecceduto i limiti della pista.


    L’inizio di stagione di Tony Arbolino non è dei migliori: il pilota del team Snipers, apparso efficace e competitivo durante tutta la gara ed in testa nelle prime fasi, non va oltre la 15esima posizione finale. L’italiano infatti si tocca all’ultimo giro con Darryn Binder quando è in lotta nel folto gruppo di testa. Binder finisce a terra, mentre Arbolino va largo e rientra in pista, ma ormai è tagliato fuori dalla bagarre.

    Gara da dimenticare anche per Celestino Vietti, che al 12esimo giro scivola dopo un contatto con Jeremy Alcoba. Lo spagnolo continua, mentre l’alfiere SKY Racing Team VR46 finisce nella ghiaia. Inizialmente l’incidente viene messo sotto investigazione, salvo poi essere classificato come incidente di gara.

    Così gli altri italiani: Andrea Migno è 16esimo e precede Romano Fenati, 17esimo. Stefano Nepa è 22esimo, mentre Davide Pizzoli e Riccardo Rossi tagliano il traguardo in 23esima e 24esima posizione rispettivamente.

    Fonte: it.Motorsport.com/
     
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