Moto2: Nagashima trionfa, Baldassarri e Bastianini sul podio

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    Il pilota giapponese è risalito dal 14esimo posto in griglia, conquistando la sua prima vittoria davanti al tandem tricolore. Marini comanda fino a 6 giri dalla fine, poi crolla. Roberts sfiora solo il podio.

    Non c'è che dire, il weekend del Gran Premio del Qatar ha regalato una sorpresa dietro l'altra. La prima era arrivata domenica scorsa, con l'annuncio dell'assenza della MotoGP nel weekend di Losail causa Coronavirus. Poi in Moto2 ci aveva pensato Joe Roberts a stupire tutti con la pole position ed oggi è stata la volta di Tetsuta Nagashima.

    Il giapponese, che non era mai riuscito a fare meglio di un quinto posto in Moto2 fino ad oggi, ha dato vita ad una rimonta entusiasmante dal 14esimo posto in griglia con la sua Kalex della Red Bull KTM Ajo, che lo ha portato a salire per la prima volta sul gradino più alto del podio al termine di una gara in cui la gestione delle gomme ha fatto da padrona.

    E ne sa qualcosa Luca Marini, che fino a sei giri dal termine era stato saldamente al comando, dopo averlo preso fin dal via. Il pilota dello Sky Racing Team VR46 però probabilmente ha chiesto un po' troppo nella parte centrale della corsa per provare a scappare al poleman Joe Roberts e nel finale ha patito un crollo verticale. Situazione peggiorata ulteriormente dal contatto all'ultima curva con Jake Dixon, che lo ha costretto al ritiro.

    Una volta saltato Marini, anche Roberts non è riuscito a mantenere la leadership troppo a lungo, cedendo al tandem italiano composto da Lorenzo Baldassarri ed Enea Bastianini. Anche i due ragazzi di casa nostra però non avevano ancora fatto i conti con un Nagashima che continuava a venire su a suon di giri veloci.

    Il pilota nipponico poi è stato bravissimo all'inizio del 18esimo dei 20 giri in programma, perché a cavallo tra la curva 1 e la curva 2 è riuscito a sbarazzarsi di entrambi, portandosi in testa. Una volta davanti, Tetsuta ha sfoderato due giri ad un ritmo davvero infernale ed è riuscito a scavare un solco che gli ha permesso di involarsi solitario verso la sua prima affermazione iridata, che ha dedicato all'amico Shoya Tomizawa, che ha perso la vita a Misano nel 2010.

    Alle sue spalle invece abbiamo assistito fino alla fine ad una grande battaglia, con Baldassarri che si è presentato secondo sotto alla bandiera a scacchi con un margine di 81 millesimi su Bastianini. Un'ottima prestazione, forse quasi inattesa per "Balda" dopo un inverno difficile. E' anche vero però che per lui si tratta del terzo podio di fila in Qatar dopo il secondo posto del 2018 e la vittoria del 2019. Per "Bestia" invece è un risultato che consolida l'ottima prima fila di ieri.

    Il quarto posto è il miglior risultato della carriera di Joe Roberts, ma ci sta che per il pilota statunitense ci possa essere un pizzico di rammarico: la pole e la prima parte di gara lo aveva fatto sognare e il podio sfumato a pochi giri dal termine non sarà facile da digerire. Ma il pupillo di John Hopkins deve prendere la gara di oggi come un punto di partenza per continuare così.

    Tra quelli che nel finale hanno sfoderato una bella rimonta ci sono il figlio d'arte Remy Gardner e Jorge Navarro, alla fine quinto e sesto. A stupire sono state soprattutto le difficoltà che la Speed Up ha avuto con la temperatura più bassa nella prima parte della gara, anche se poi alla distanza lo spagnolo è venuto fuori.

    Stesso discorso che può valere anche per Aron Canet, alla fine ottavo e primo dei rookie con la Speed Up dell'Aspar Team, alle spalle anche di Marcel Schrotter. A completare la top 10 ci sono poi Xavi Vierge ed un deludente Thomas Luthi, che non ha ritrovato il ritmo dopo le due cadute di cui si è reso protagonista nella FP3 di ieri.

    12esimo posto per Marco Bezzecchi, per il quale vale sostanzialmente lo stesso discorso del compagno Marini: per buona parte della corsa è rimasto attaccato al trenino dei migliori, ma poi ha accusato un crollo verticale. Nella sua scia c'è Fabio Di Giannantonio, 13esimo con la seconda Speed Up. A punti poi c'è anche Stefano Manzi, 15esimo con la MV Agusta.

    "Manzer" è rimasto suo malgrado coinvolto nel contatto che ha escluso un altro dei favoriti al titolo, ovvero Augusto Fernandez. E' stato però lo spagnolo della Marc VDS a forzare un attacco all'interno e a pagarne le conseguenze. Più attardati Nicolò Bulega e Simone Corsi, 18esimo e 21esimo. Inizia in salita, infine, la carriera in Moto2 di Lorenzo Dalla Porta: il campione del mondo della Moto3 ha chiuso 24esimo, staccato di oltre 45".

    Fonte: it.Motorsport.com/
     
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